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Rieccoci insieme, cari amici di Zinermann Sporting! Gli Z Sport Experts, questa settimana, hanno selezionato per voi un articolo diverso dal solito. Ci siamo imbattuti, grazie al portale statunitense Powder, in un bellissimo pezzo scritto da Drew Pogge, scrittore americano nato e cresciuto tra le maestose cime del Montana. Pogge racconta le sue sensazioni mentre guarda la felicità di perfetti sconosciuti mentre sciano e si divertono sulla neve.
Le sue sono parole belle e intrise di positività, a dimostrazione che lo sci, come gli altri sport invernali (ma, infondo, tutti gli sport) fanno bene a corpo, mente e cuore e aiutano ad affrontate con grinta e spirito di avventura la vita di tutti i giorni. Di seguito, vi riportiamo la traduzione del testo.“Dave, quel ragazzo con la tuta blu, va veramente forte. Sembra che stia volando su quelle tavole, alzando neve fresca sulla sua testa come un vero professionista. Quando si ferma vicino a me, scuotendosi la neve dai capelli, migliaia, milioni di fiocchi cristallizzati volano nell’aria e si posano a terra e sulle pieghe della sua tuta da sci. Gli occhi di Dave, grandi e pieni di entusiasmo, parlano per lui. È entusiasta, è emozionato – riesco a percepirlo persino io. La sua è pura, genuina felicità. Osservarlo sciare è stato magnifico e mi ha fatto sentire quasi meglio di quando era toccato a me, pochi minuti prima. No, non è perché mentre lo guardavo immaginavo ci fossi io al suo posto. Non è perché ero affascinato da come aggirava le curve della pista e neanche invidia, o sollievo, o attesa. È qualcosa di completamente diverso.
Trascorro un sacco di tempo a guardare gente che scia – d’altronde, fa parte del mio lavoro di scrittore di guide sciistiche. I nostri occhi sono sempre dappertutto: attenti a eventuali minacce da scongiurare, testiamo l’abilità e la fatica, organizziamo gruppi per passeggiate e scalate in alta quota (…e si può imparare un sacco anche solo guardando come si muovono gli altri). Ma osservare gli altri sciare arricchisce tantissimo chi guarda, e non parlo solo delle informazioni registrate nel cervello tramite la vista. Per me crea una connessione difficile da spiegare.
Guardare uno sconosciuto che scia mi rende immensamente felice: ho provato questa felicità guardando Dave, ma provo la stessa, travolgente gioia più volte al giorno nei riguardi degli individui più diversi: questa è, senza dubbio, la parte più bella del mio lavoro. Lo sport è un dono che è stato fatto a noi esseri umani.Non saprei spiegarvi bene a parole che sensazione si prova. Ho trovato una sola corrispondenza, ed è nella parola sanscrita mudita che non è realmente traducibile in maniera perfetta con nessun termine di nessuna lingua esistente al mondo. I buddisti credevano che mudita fosse una delle quattro, inestimabili virtù possedibili dall’essere umano: essa consiste nel guardare e provare piacere dalla gioia altrui, senza interessi personali o secondi fini. Per gli sciatori, questo termine si può riassumere in un sentimento di gioia e apprezzamento per le performance altrui. Ora, io non sono buddista e la mia comprensione riguardo certi temi è abbastanza limitata e ingiustamente semplificata al massimo, ma il concetto espresso ha molto senso.
Se avete mai guardato qualcuno sciare facendo un gran sorriso, accompagnandolo con fischi e grida di incitamento e approvazione, sappiate che avete provato la mia stessa felicità. Affetti anche voi da mudita.Meditazione a parte, lo sci può essere il mezzo perfetto per coltivare quel sentimento così importante per anima e corpo chiamato felicità. Quindi, andate a sciare. Guardatevi gli uni gli altri. Siate felici per i vostri amici, per gli sconosciuti. Siate felici a causa loro. Vi assicuro che starete sempre meglio.”Mai provata questa sensazione? Vi piace guardare gli altri mentre sciano?