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Bentornati sul blog di Zinermann Sporting! Noi Z Sport Experts, in un nostro recente articolo, abbiamo parlato di quanto lo sport sia importante per i ragazzi, sia per lo sviluppo fisico ma anche – e soprattutto – per la sua funzione educativa: rispetto reciproco, gioco di squadra, controllo delle emozioni e rispetto delle regole sono solo alcune delle lezioni che si possono imparare praticando un’attività sportiva (se in quadra, ancora meglio) e che servono per la vita intera. Riprendiamo il discorso lasciato in sospeso, dunque, e approfondiamo insieme qualche tematica!
1. Spirito di squadra
Oltre ad insegnare valori fondamentali come senso di appartenenza e rispetto, i ragazzi hanno la possibilità di stringere nuove amicizie al di fuori della scuola, del proprio quartiere, ecc. E si sa, gli amici non sono mai abbastanza!Un altro aspetto che si lega allo spirito di squadra è la collaborazione. Lavorare insieme agli altri – e imparare a farlo – è fondamentale. Non c’è un “io” all’interno di una squadra: essa, anzi, funziona proprio grazie all’armonia ed alla collaborazione di tutti. Tutti sono indispensabili per la riuscita - nonostante la bravura di qualche individualità che può fare la differenza: si vince insieme, si perde insieme. La comunicazione è la chiave di tutto; essere parte di un team è sinonimo di maturità ed intelligenza e sarà utilissimo per il futuro.La capacità di stare in mezzo agli altri, inoltre, insegna ai nostri ragazzi ad essere meno egoisti: in una squadra, i bambini imparano a capire il significato di condivisione, di cosa è più o meno giusto per il bene di tutti. L’ego, seppur non molto sviluppato in un’età così giovane, esiste già – eccome se esiste! – ma negli sport di squadra deve essere necessariamente messo da parte. Insegnare ai bambini a capire che possono ottenere tanto eliminando l’egoismo dal proprio comportamento è uno degli obiettivi principali degli sport di squadra.
2. Imparare a perdere.
Imparare a perdere è una lezione fondamentale da imparare per andare avanti nella vita. Non è retorica, e lo sport in questo aiuta tantissimo. Oltre a ciò, insegna ai giovanissimi cosa significhi essere pazienti.A meno che i nostri figli non siano degli atleti particolarmente dotati e destinati ad allori e medaglie, l’allenamento costante sarà il pane quotidiano della loro vita sportiva. Qualche volta saranno impazienti e perderanno le staffe: vorranno tutto, subito. Ma lo sport insegna ad essere pazienti, ad impegnarsi e ad aspettare il proprio momento. E se è vero che l’allenamento rende perfetti (o quasi), alla perfezione si arriva solo con costanza e dedizione. Ovviamente non si deve insegnare ai figli a ricercare la perfezione ad ogni costo; il messaggio da affidare loro dovrebbe essere: “se vuoi diventare bravo in qualcosa, c’è bisogno di tempo ed impegno”.
3. Rispettare l’autorità.
I vostri figli hanno bisogno di un ripasso sulla questione “disciplina”? Bene, è arrivato il momento di far scegliere loro uno sport e iscriverli ad un corso. I membri di un team che non seguono le regole, poi, vengono anche penalizzati per il cattivo comportamento. L’interazione pressoché continua con allenatori, arbitri e altri giocatori renderà i vostri figli più rispettosi delle regole, di se stessi e degli altri – sul campo da gioco così come nella vita di tutti i giorni.
4. Controllare le emozioni.
Durante la crescita – passando per la difficile fase ‘adolescenza’ - ci si aspetta che i figli imparino a controllare le emozioni, specialmente quelle negative. Il coach può aiutare a controllare momenti di rabbia e crisi dovute alla poca autostima. L’autostima è un altro aspetto fondamentale, che lo sport spesso aiuta a rafforzare (o a costruire, nei casi di poca sicurezza in se stessi). D’altronde, tanti studi psicologici rivelano che lo sport e altre attività fisiche possono contribuire allo sviluppo dell’autostima nei bambini: una pacca sulla spalla, un cinque da un amico, una sincera stretta di mano da parte di un avversario alla fine del match sono esperienze fondamentali che tutti i bambini dovrebbero sperimentare (trovandosi, possibilmente, da entrambe le parti). La vera difficoltà nella costruzione della fiducia in se stessi sta nel non confondere una vittoria con l’ innalzamento dell’autostima e una sconfitta con la distruzione di essa. L’importante, nello sport, è divertirsi ed essere consapevoli di aver dato il massimo! Cosa ne pensate di queste considerazioni? E voi, come spronate i vostri figli quando fanno sport? Discutiamone insieme: noi Z Sport Expert siamo curiosi di conoscere il vostro punto di vista.